sabato 19 marzo 2016

Zuppa di pesce alla mia maniera

Approfitto del consueto appuntamento dell'MTC per riprendere a scrivere sul blog dopo un periodo piuttosto prolungato di assenza.
In questo periodo sono stato poco bene a causa di uno stato di malessere generale che, oltre alla febbre, mi ha procurato anche una gran fiacca ed un fastidiosissimo senso di inappetenza.
Ora mi sento un po' meglio e mi è venuta voglia di rompere questo stato di torpore e di dedicarmi alla sfida dell'MTC.
Questo mese il terzo giudice è la bravissima Anna Maria Pellegrino del blog la cucina di qb che, in qualità di vincitrice della sfida precedente, ci propone il brodetto di pesce.

A me il pesce piace moltissimo, ma non altrettanto posso dire di mia madre che invece lo amava poco. Di conseguenza in casa l’ho visto cucinare piuttosto raramente e mi mancano le conoscenze fondamentali, fatte di ricordi e sensazioni anche visive. Mi manca cioè il background, il retroterra, ovvero la ‘cultura’ della cucina marinara.

La sfida di questo mese è quindi per me un'ottima occasione per provare a fare per la prima volta una zuppa di pesce, mettendo a frutto i consigli del mio pescivendolo e seguendo l'istinto che spesso mi guida in cucina.




Questa ricetta si ispira alla cucina laziale, ma con probabili variazioni dettate dal mio modo di operare, diretta conseguenza della mia limitata esperienza in questo tipo di preparazione.
Il pescato è stato catturato nei pressi dell'Isola di Ponza.

Per 3-4 persone sono stati usati:
  • 1 scorfano;
  • 3 totani;
  • 2 pezzi di rana pescatrice;
  • Pannocchie;
  • Mazzancolle;
  • 1 kg di cozze e di vongole.
 Dal pescivendolo faccio pulire e preparare per l'uso tutti i pesci.

Con lo scorfano, eviscerato e squamato, preparo il brodo, aggiungendo nell'acqua fredda anche una carota ed un gambo di sedano fatti a pezzi.





Aggiungo quindi un pugnetto di sale e faccio cuocere per circa mezz'ora.
Quando lo scorfano è pronto, separo la testa e le lische dalla polpa, che metto da parte, mentre le spine le ributto nel brodo. Quindi filtro tutto e tengo caldo sul fuoco.

In una capiente pentola vado quindi a preparare un soffritto con carote, sedano, un grosso porro e 2 bacche intere di peperoncino prelavate dal mio vaso.



Appena le verdure cominciano ad ammorbidirsi unisco i totani ridotti a pezzi. Salo e faccio ritirare i liquidi a fuoco vivace, quindi verso un bel bicchiere di vino bianco che faccio sfumare. Aggiungo un paio di mestoli di brodo e cuocio per una ventina di minuti.




Incorporo quindi 220 g di polpa di pomodoro e, poco dopo, le pannocchie e le mazzancolle.
Continuo a cuocere, senza mai mescolare, per una decina di minuti, quindi aggiungo la rana pescatrice ridotta a pezzi.

Man mano che procede la cottura aggiungo qualche mestolo di brodo in modo che la zuppa rimanga sempre molto umida.
Per ultimo unisco le cozze e le vongole che faccio aprire a fuoco basso e pentola coperta, cuocendo ancora per una quindicina di minuti.
Negli ultimi 5 minuti unisco la polpa di scorfano che avevo tenuto da parte.

Come accompagnamento, dispongo sul fondo e sui bordi del piatto qualche fetta di pane casareccio tostato.


Per favorire l'equilibrio dei sapori di mare, risultati molto intensi e decisi, ho preferito non aggiungere prezzemolo, né pepe, né altri tipi di spezie, all'infuori del mio peperoncino.

Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 55 dell'MTChallenge